Il PNRR abbia un capitolo dedicato all’infanzia

Il PNRR abbia un capitolo dedicato all’infanzia

L’Intergruppo Infanzia della Camera dei Deputati, di cui faccio parte, ha incontrato ieri, venerdì 18 dicembre, il Presidente del Consiglio per chiedere che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) abbia un capitolo dedicato all’Infanzia.

Scopo dell’incontro era la presentazione delle proposte da noi elaborate in questi mesi, con il coordinamento dei colleghi Paolo Lattanzio e Paolo Siani, per la fascia di eta’ 0/6. All’incontro a Palazzo Chigi ha partecipato anche la Ministra per le Pari Opportunita’ e la Famiglia, Elena Bonetti, con la quale l’Intergruppo ha avuto un dialogo costante, e che ha sottolineato anche il prossimo impegno italiano per aderire alla Child Guarantee, il programma pilota dell’Unione Europea che prevede l’utilizzo di approcci innovativi per rendere i bambini una delle priorita’ nei bilanci nazionali e nei processi di pianificazione, per contrastare la poverta’ infantile e l’esclusione sociale. La proposta presentata a Conte prevede di far confluire tutti gli interventi dedicati all’infanzia in un unico capitolo del Piano. Si tratta di definire un framework metodologico di intervento politico, ben preciso, definito e trasversale per il PNRR che all’interno abbia varie misure, dai congedi parentali agli asili nido, al tempo pieno a scuola, fino ai centri di sostegno contro la violenza sui minori. Questo per ribaltare il paradigma usato fino ad ora: non misure singole e slegate l’una dall’altra, senza l’efficacia data dalla continuità e dai finanziamenti pluriennali, ma una cornice complessiva di interventi organici e ‘bambinocentrici’.

Abbiamo verificato, attraverso il nostro monitoraggio, che i singoli interventi rischiano di avere una messa a terra limitata e frammentaria. La proposta complessiva da noi esposta prevede che all’interno del PNRR ci si occupi di infanzia gia’ dalla fase della gravidanza, con interventi intensivi nei primi mille giorni e poi asili nido per il 60% dei bambini e scuole a tempo pieno ovunque. Questa scelta riconoscerebbe un percorso nascita sociale e sanitario ben definito, ponendo l’Italia all’avanguardia in Europa allo scopo di garantire il benessere socio-economico di genitori e bambini. In questa prospettiva il PNRR costituisce un’eccezionale occasione per intervenire sui non garantiti in ambito infanzia. Ciò che noi crediamo, insomma, è che sia necessaria una lettura unica e trasversale del fenomeno, con una progettualità coerente.

Questi temi saranno oggetto di una mozione d’aula da calendarizzare e approvare a gennaio. La proposta presentata e’ frutto di una lavoro incessante fatto con i ministri a vario titolo coinvolti sul tema, come Lucia Azzolina, Anna Ascani, Sandra Zampa e con tutte le associazioni e gli enti del Terzo Settore che si occupano d’infanzia. Da marzo dialoghiamo costantemente con la societa’ civile. Questo per rinsaldare il legame tra istituzioni e associazioni a tutela dell’infanzia.

La Presidenza del Consiglio in questo importante incontro ha condiviso questa visione, impegnandosi a far sì che il PNRR dia centralita’ agli interventi sull’infanzia. Prossimo passo: continuare a lavorare a livello parlamentare e a dialogare con il Terzo Settore che ci offre un contributo prezioso per condurre questo lavoro. La delegazione del gruppo Interparlamentare Infanzia e adolescenza ricevuta da Conte era composta da: Paolo Lattanzio, Paolo Siani, Flavia Piccoli Nardelli, Vittoria Casa, Alessandro Fusacchia, Chiara Gribaudo, Lia Quartapelle, Debora Serracchiani, Antonio Viscomi.

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