Educare alla partecipazione a scuola, giornata di studio al Q.5.

Alla scuola Matteotti si è svolta ieri la Giornata Studio organizzata dal gruppo Scuola Territorio, la rete informale tra le scuole dell’obbligo del Quartiere 5 e servizi educativi, coordinata dal Laboratorio permanente per la Pace, che si confronta ormai da 6 anni su temi dello “Star bene insieme a scuola”.
La giornata, articolata in 4 parti, ha concluso il lavoro sui temi Relazione , Appartenenza e Partecipazione sui quali il gruppo aveva lavorato attraverso diverse azioni per tutto l’anno scolastico.
Sono intervenuti la dirigente scolastica Donatella Frilli , il presidente del Quartiere 5 Federico Gianassi, la psicologa Patricia Bettini del Centri di Consulenza Giovani e il professore Carlo Testi, dirigente dell’Istituto Comprensivo Gandhi, che hanno esposto il tema della Partecipazione attiva dei ragazzi da due angolazioni diverse.
Parte della mattinata è stata edicata a racconti di esperienze significative sui temi in questione, che l’Istituto Comprensivo Gandhi e le scuole del Circolo 7 Mameli Fanciulli Rodari hanno svolto in stretta collaborazione con il Centro di Alfabetizzazione Gandhi e il Laboratorio permanente per la Pace. Hanno partecipato all’iniziativa più di 70 persone tra insegnanti dei tre ordini della scuola dell’obbligo e educatori dei servizi educativi.
Per il Presidente del Quartiere 5 Federico Gianassi la giornata ha rappresentato “Una grande occasione di approfondimento sulle tematiche della educazione e della partecipazione, di fondamentale importanza per il Quartiere come dimostrano l’impegno quotidianamente profuso e i risultati raggiunti.”
“Il nostro territorio si conferma ricco di esperienze positive – ricorda Rosa Maria Di Giorgi, assessore all’Educazione del Comune di Firenze -, grazie a una grande sensibilità delle amministrazioni, delle istituzioni scolastiche e di tante associazioni, che collaborano per favorire momenti di partecipazione e inclusione rivolti ai ragazzi e alle famiglie. La scuola è il primo passaggio, quello essenziale, per aiutare i ragazzi a integrarsi nella società”.

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