A Firenze la arti si mettono in rete per coinvolgere migliaia di bambini e le loro famiglie.

A Firenze le arti si mettono insieme per coinvolgere bambini e ragazzi, con famiglie e scuole. Riparte l’esperienza promossa da Rete Arti (http://www.ilparacadutediicaro.it), la realtà educativa e culturale nata alcuni anni fa sul territorio fiorentino, che propone un programma ricco di eventi e spettacoli alcuni dei quali inseriti ne ‘Le Chiavi della Città’, il ciclo organizzato dall’assessorato all’educazione che comprende progetti e percorsi formativi per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.
Il programma è stato presentato questa mattina a Palazzo Vecchio dall’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi, Flora Gagliardi, vicedirettrice del conservatorio Cherubini, Chiara Lachi del dipartimento educativo del Museo Marini, il professor Giorgio Verdiani della facoltà di architettura, Vincenzo Calenzo e Marta Checchi per il Teatro Everest e Associazione Il Paracadute di Icaro.
Da quattro anni il conservatorio Cherubini, il museo Marino Marini, il dipartimento di architettura dell’università di Firenze, il Teatro Everest e l’Associazione Il Paracadute di Icaro, hanno avviato un tavolo di progettazione comune e costituito la Rete Arti con l’obiettivo di costruire, ideare e realizzare diverse iniziative per avvicinare i bambini e i ragazzi alle arti, al teatro e alla musica, favorendo la loro crescita, stimolandone sensibilità e capacità creative.
«Con Rete Arti il Comune ha stipulato un protocollo di intesa – ha spiegato l’assessore Di Giorgi – per promuove interventi educativi e culturali in ambito musicale, teatrale, artistico grazie all’attivazione di sinergie e collaborazioni virtuose tra gli enti e le istituzioni. Lo scopo è quello di stimolare la partecipazione attiva e costruttiva dei cittadini piccoli e grandi alla vita culturale della città. La qualità dei percorsi realizzati in questi anni ha determinato il sostegno sia dell’amministrazione comunale che della Regione Toscana e attirato l’attenzione di sponsor privati come la Banca di Credito Cooperativo di Cambiano, permettendo alla Rete di ampliare progressivamente sia le attività che i fruitori dei progetti fino ad arrivare alle attuali produzioni».
«Il taglio artistico/ pedagogico che caratterizza ciascuno dei progetti nati dalla collaborazione tra i diversi partner della rete – hanno sottolineato i responsabili di Rete Arti – dà vita a percorsi comprensibili e ricchi di stimoli per i bambini e ragazzi che vi partecipano insieme agli insegnanti e/o alle famiglie e, allo stesso tempo, coinvolge i giovani studenti delle rispettive istituzioni attraverso le varie fasi della progettazione e della realizzazione, in collaborazione con i loro docenti e i professionisti della rete stessa, offrendo loro opportunità concrete e luoghi dove mettersi alla prova oltre alla visibilità del loro operato».
Tra i progetti di Rete Arti la rassegna teatrale ‘Domeniche da favola 4’, sostenuta dalla Regione Toscana e giunta alla sua quarta edizione, che viene realizzata in diversi luoghi della città (il Teatro Everest e il Museo Marino Marini) con produzioni pensate, realizzate e prodotte ad hoc per il cartellone. Dopo il successo delle scorse edizioni, che hanno visto la partecipazione di più di 5mila bambini, anche la programmazione di quest’anno è pensata per un pubblico di famiglie, con favole in musica, concerti e laboratori.
Il 3 dicembre è partito, al Museo Marino Marini, il laboratorio ‘Statue parlanti’: sono previsti, complessivamente, 14 appuntamenti. L’iniziativa si concluderà il 6 di maggio prossimo.
«Rete Arti è uno stimolo a crescere, sia per i grandi sia per i piccoli – ha sottolineato Cristina Scaletti, assessore regionale alle politiche culturali – una spinta a una partecipazione più attiva alla vita culturale della città. Per un po’ di tempo la Toscana ha avuto delle carenze nell’offerta formativa per i più piccoli, oggi le cose sono cambiate. Abbiamo finalmente capito tutti come il pubblico infantile sia la base del nostro futuro e abbiamo il dovere di accudirlo con serietà e costanza. Far dimenticare per un po’ la televisione ai bimbi sarà già una bella vittoria e progetti come questo, gestito da ragazzi bravi e preparati, sono un investimento per il bene della Toscana».
Da quest’anno la Banca di Credito Cooperativo di Cambiano sostiene la rassegna e sarà presente direttamente nelle attività, offrendo momenti ludici volti ad avvicinare i più piccoli al concetto del risparmio e dell’uso consapevole del denaro.
La Maison Caran d’Ache, produttore svizzero di articoli per belle arti metterà a disposizione del progetto materiali ed operatori specializzati.
Nel programma de ‘Le Chiavi della Città’ sono presenti le ‘Matinée’ per le scuole al Teatro Everest con Favole in Musica e Concerti, una rassegna di otto spettacoli per bambini della scuola dell’infanzia e primaria; il progetto multidisciplinare InventArti, un percorso per l’infanzia e la primaria al quale parteciperanno 24 classi delle scuole fiorentine che si avvale del sostegno e della collaborazione della Maison Caran d’Ache.
Sono previsti anche seminari alta formazione per i giovani studenti con il maestro Nikolaj Karpov, direttore del dipartimento di movimento scenico del Gitis di Mosca, insegnante di biomeccanica teatrale. La ‘Scuola di Teatro’ per bambini e ragazzi, pensata per avvicinare i ragazzi al piacere del gioco teatrale, in un’atmosfera di gruppo non competitiva e di reciproco stimolo, che si basa sulla consapevolezza dell’espressività del proprio corpo proponendo lezioni di danza e acrobatica e dando ampio spazio agli insegnamenti di biomeccanica.
«L’unicità intrinseca al lavoro della rete – hanno sottolineato i responsabili di Rete Arti – è la capacità e volontà di promuovere la contaminazione, come pratica di lavoro, tra le arti e i linguaggi, rifiutando un’idea autoreferenziale e settoriale dei mezzi espressivi. Rete Arti dimostra con i suoi progetti come dall’incontro con l’altro scaturiscano infinite possibilità creative e innovative. (fn)