Leopolda 2016. E adesso il futuro

Leopolda 2016. E adesso il futuro

Idee, partecipazione, condivisione. Queste le tre parole chiave che hanno guidato anche quest’anno la tre giorni della Leopolda, da sette anni un modo nuovo di vivere e condividere la politica. Dal 4 al 6 novembre, un pubblico appassionato si è seduto ai 36 tavoli di confronto e lavoro, all’interno dell’ex stazione ferroviaria di Firenze, per parlare di Immigrazione, Riforme, Giustizia, Made in Italy, Europa, Scuola, Innovazione e Ricerca.

Quest’anno il terremoto e la prevenzione sono stati il filo conduttore del dibattito, con i nostri investimenti e l’impegno a non sprecare tempo. Più in generale, la valutazione delle iniziative del Governo, l’analisi delle leggi che abbiamo approvato e l’ascolto dei tanti cittadini che si sono voluti confrontare con noi, per una Leopolda della responsabilità e dei bilanci, come doveva essere dopo due anni di governo Renzi. 

Immancabile la discussione sulla crucialità del referendum del 4 dicembre. Entusiasmo e voglia di vincere. Voglia di far capire al maggior numero di italiani che non si vota pro o contro il governo Renzi, ma per le riforme costituzionali che tutti abbiamo sempre voluto. Ma proprio tutti, anche se qualcuno se lo è dimenticato. Ed in tal senso c’è da proseguire con impegno per riportare al centro del dibattito le ragioni del Sì. Io tornerò di nuovo in Sicilia, a partire da giovedì prossimo per affiancare il grande lavoro in corso ad opera dei comitati.
Sì al Referendum, Sì alla Leopolda e Sì all’Italia che vuole cambiare.