Grazie a Pitti Immagine Firenze avrà il Salone del Libro

Grazie a Pitti Immagine Firenze avrà il Salone del Libro

La notizia che Pitti Immagine organizzerà dall’anno prossimo un Salone a Firenze per lanciare, come si apprende, un “percorso attorno al valore del libro” promuovendo “tutta la filiera produttiva che porta il testo nelle mani del lettore” è qualcosa di estremamente positivo che deve renderci orgogliosi come fiorentini e come cittadini italiani.
In un Paese in cui il 60 per cento degli abitanti dichiara di non leggere nemmeno un libro all’anno e solo il 7 per cento legge un libro al mese, questa meritoria iniziativa va nel senso della valorizzazione della lettura e dei libri, come auspicato dalla legge che vede come prima firmataria la deputata del PD Flavia Piccoli Nardelli, approvata in prima lettura alla Camera il 16 luglio scorso ed attualmente in discussione al Senato. La legge mette al centro l’esigenza di contrastare il calo del consumo di libri ed il preoccupante analfabetismo di ritorno attraverso, tra le altre cose, un Piano nazionale d’azione per la promozione della lettura; prevede patti locali per la lettura, con il coinvolgimento di biblioteche, scuole e soggetti privati, e l’identificazione ogni anno di una Capitale italiana del libro; supporta le librerie con la riduzione della percentuale massima di sconto sulla vendita di libri, inclusi quelli venduti per corrispondenza o tramite Internet. Inoltre, inserisce strumenti per contrastare il crollo delle vendite di libri al dettaglio cercando di supportare le librerie che si ritiene siano presidio di civiltà e di legalità nelle nostre città.
L’iniziativa di Pitti Immagine, cui va tutto il nostro plauso, rientra perfettamente nella filosofia della legge che ci apprestiamo ad approvare definitivamente, proponendo uno strumento innovativo, in grado di raggiungere nuovi pubblici, che va nel senso della promozione del libro e della lettura come strumenti non obsoleti ma di grande fascino ed attualità. Leggere non è un retaggio del passato ma, predisponendoci ad affrontare in maniera più consapevole e piacevole la contemporaneità, uno strumento per costruire un futuro migliore.

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