Lettera del Partito democratico alla ministra Azzolina

Lettera del Partito democratico alla ministra Azzolina

La scuola deve essere al centro della nostra attenzione e quindi vogliamo avere certezze per la riapertura a settembre. Sono milioni le persone coinvolte, tra #tudenti, insegnanti, dirigenti e personale di segreteria e di supporto. Una macchina complessa che deve riavviarsi al meglio. Il Pd vuole essere protagonista anche di questa fase in un rapporto continuo con il Ministero, attraverso i gruppi parlamentari di Camera e Senato che intendono seguire passo per passo le azioni da mettere in campo per la ripresa di settembre.

(AskaNews) Pd ad Azzolina: serve piano per riapertura scuole, incontriamoci

Il Partito democratico ha scritto una lettera alla ministra Lucia Azzolina per chiedere un incontro sul piano di ripresa delle attività didattiche a settembre. “Il vuoto creato dalla chiusura delle scuole, in seguito all’emergenza Coronavirus e i limiti della DAD rilevati in questi mesi, richiedono con urgenza soluzioni per la ripresa delle attività scolastiche, che rispondano ad alcuni obiettivi, resi prioritari dall’emergenza: il contrasto alla diseguaglianza attraverso una
scuola inclusiva che permetta lo sviluppo pieno delle potenzialità di ciascuno; la predisposizione e la cura di contesti di apprendimento declinati secondo le diverse fasce di età, che accompagnino bambini/e e ragazzi/e nel ricostruire la trama di relazioni e la quotidianità della vita scolastica che hanno lasciato prima del lock down; il monitoraggio degli apprendimenti che persegua il valore formativo della valutazione”. Lo scrivono Valentina Cuppi, presidente del PD, Camilla SGAMBATO, responsabile Scuola del PD, Vanna Iori, capogruppo PD in Commissione Cultura alla Camera e Flavia Piccoli Nardelli, capogruppo PD in Commissione Istruzione al Senato, in
una lettera alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.

“Nonostante lo sforzo impensabile compiuto da studenti, docenti,dirigenti scolastici e famiglie, l’emergenza ha creato una geografia di opportunità estremamente variabile, con una
conseguente acutizzazione delle diseguaglianze e una forte penalizzazione dei soggetti fragili a cui bisogna dare una risposta immediata. Le istituzioni scolastiche, i dirigenti e gli insegnanti non possono essere lasciati soli nella riprogettazione della scuola a settembre. Accanto a Linee guida chiare e coerenti che scuole ed enti locali attendono su regole e suddivisioni delle responsabilità, e con una ricognizione degli spazi disponibili nelle scuole e nelle città – che molti enti locali hanno già avviato con gli uffici scolastici regionali e con i dirigenti scolastici – siamo convinti che sia necessario istituire un patto di comunità che sancisca un’alleanza fra Scuola e Territorio (enti locali, agenzie culturali, terzo settore, etc.) capace di valorizzare le risorse umane, educative e culturali presenti nelle diverse realtà locali. Per realizzare questo ambizioso programma – proseguono – è indispensabile un
ingente investimento sul personale scolastico (organico aggiuntivo di docenti, personale ATA, e distacco di figure di sistema (cosiddette figure di staff), così come va garantito il mantenimento del numero di dirigenze scolastiche, necessarie per affrontare la complessità del prossimo anno, soprattutto a sostegno delle istituzioni scolastiche che presentano maggiori criticità”.

A questo scopo il Partito Democratico “ritiene che ci siano alcuni punti imprescindibili per creare condizioni sostenibili per il rientro, con un progetto educativo e didattico di qualità; un progetto per una scuola inclusiva e democratica, che tenga conto sia delle diverse realtà familiari, socio-culturali, fisiche e psicologiche di cui i ragazzi e le ragazze sono portatori, sia dei diversi contesti territoriali in cui la scuola opera. Per questa ragione – concludono – siamo a chiederle un incontro per illustrare e discutere con Lei il contributo del Partito Democratico al piano di ripresa delle attività didattiche a settembre”.

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