Presentato all’Isis Da Vinci il ‘Calendesercito 2012’.

L’assessore Di Giorgi: «Una bella lezione di democrazia, gli studenti hanno potuto conoscere meglio le missioni di pace che hanno portato le nostre truppe in tutto il mondo»
Dal Libano all’Afghanistan. E nelle altre regioni del mondo dove c’è stato bisogno di portare pace e serenità alle popolazioni martoriate la componente umana è sempre stata il ‘centro di gravità’ dell’Esercito italiano. Ma, intanto, il tema delle innovazioni tecnologiche è stato affidato al ‘Calendesercito 2012’: dalle comunicazioni digitali e satellitari alla sicurezza personale e di reparto, fino alla robotica.
Di efficace impatto grafico, l’almanacco 2012, «Esercito 2.0», è stato presentato questa mattina all’Isis Leonardo Da Vinci dal comandante esercito Toscana, il generale di corpo d’armata Marco Bertolini, dall’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi e dal dirigente scolastico Giacomo D’Agostino. Nell’aula magna dell’istituto erano presenti docenti e studenti del quarto e quinto anno.
Raggruppati sotto le ‘parole d’ordine’ di ‘sviluppo, sperimentazione, ricerca’, i 12 mesi dell’anno illustrano dotazioni di difesa e strumentazione all’ avanguardia. Oppure progetti futuri come il ‘soldato futuro’ super accessoriato. Ma non manca l’ attenzione per forme di energia che tutelino l’ambiente e, di prossima acquisizione, la frontiera della robotica.
La presentazione di «Esercito 2.0» è stata l’occasione per fare vedere agli studenti, attraverso una ricca carrellata di immagini, la storia degli ultimi trent’anni degli uomini in divisa grigioverde: dalla protezione dei campi palestinesi nel Libano, passando per Somalia, Sarajevo, Mostar, Albania fino ad arrivare all’Afghanistan e alle altre zone disastrate e offese del mondo. Tutti luoghi dove le nostre forze armate sono intervenute con la loro azione di aiuto umanitario e le loro missioni di pace.
Ne sono usciti centinaia di scatti che hanno fatto scoprire i nostri soldati in atteggiamenti di umanità e di generosità anche nelle condizioni più dure e difficili.
«E’ la prima volta che, a Firenze, le attività dell’esercito vengono presentate in una scuola – ha sottolineato l’assessore all’educazione – gli studenti hanno potuto apprezzare lo sforzo dei nostri soldati che lavorano nelle missioni pace e si occupano di portare aiuto e serenità a popoli e nazioni con gravi problemi. C’è l’idea di una globalizzazione che diventa il ‘preoccuparsi degli altri’. Grazie alla ricca carrellata di immagini i giovani presenti in sala hanno potuto apprezzare l’aiuto che le nostre truppe danno alle popolazioni che sono stati chiamati a proteggere».
«Quella di oggi – ha concluso Rosa Maria Di Giorgi – è stata una bella lezione di democrazia e di interesse civile». (fn)

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