Il Senato della Repubblica ha approvato la legge quadro di sistema del Cinema, 51 anni dopo la riforma del 1965. Da allora si sono susseguite solo una serie di singole modifiche, spesso disomogenee. Oggi invece c’è una riorganizzazione di tutto il comparto, ispirato a criteri di innovazione, efficenza e merito”. Così la senatrice del Pd Rosa Maria Di Giorgi, relatrice a Palazzo Madama del DDL Cinema – “Abbiamo dato una risposta concreta all’intera categoria. Il nostro è stato un lavoro complesso, fatto di ascolto, elaborazione e confronto con tutte le categorie della filiera cinematografica. Abbiamo audito 33 tra Associazioni, Fondazioni e Società che appartengono all’industria Cinema. L’obiettivo della legge è anche quello di restituire agli investimenti pubblici una valenza culturale e sociale, per valorizzare il cinema di qualità. La legge prevede il raddoppio del fondo cinema che passa dagli attuali 200 milioni a 400 milioni di Euro e l’investimento per il Tax Credit passa dagli attuali 150 milioni a circa 260.Inoltre la riforma ha stanziato finanziamenti dedicati alla formazione dei giovani. Gli interventi saranno di circa 12 milioni l’anno ( il 3% del fondo cinema ) per una adeguata formazione degli insegnanti, che avranno il compito di educare i professionisti e il pubblico del futuro del futuro.Sarà previsto anche un piano straordinario per riaprire le sale cinematografiche con 120 milioni di euro a fondo perduto nei prossimi 5 anni, con particolare attenzione ai comuni con meno di 15.000 abitanti. Per noi il Cinema è insieme un importante asset culturale e un fondamentale traino economico per il paese”.Il DDL inoltre – conclude la Senatrice Di Giorgi- metterà a disposizione un tax credit del 40% per le produzioni estere che scelgono il nostro paese per girare film. Dunque turismo culturale, economia e formazione del pubblico sono al centro di una riforma a tutto tondo per rilanciare l’arte del Cinema seguendo la tradizione dei nostri grandi registi e autori.