La missione UNESCO promuove il “modello Firenze”

La missione UNESCO promuove il “modello Firenze”

“Il percorso di analisi, confronto, osservazione portato avanti dalla missione Unesco rende giustizia a chi si è speso in questi anni affinché il patrimonio storico- monumentale di Firenze sia preservato e fruito in maniera sostenibile”. Lo dichiara la vicepresidente del Senato Rosa Maria Di Giorgi dopo la relazione di oggi in Palazzo Vecchio della missione consultiva sullo stato di conservazione del sito che si è svolta dal 22 al 25 maggio scorsi.

“Apprendo con soddisfazione come l’operato dell’amministrazione fiorentina sia stato promosso sotto il profilo infrastrutturale, urbanistico ed ambientale: questo fa giustizia dei tanti luoghi comuni, e delle tante accuse pretestuose che sono state mosse negli anni”. “Come abbiamo sempre sostenuto – sottolinea Di Giorgi – tutelare, anche in maniera rigorosa, i centri storici non significa bloccare lo sviluppo delle città: anzi, proprio la valorizzazione e la preservazione dello straordinario patrimonio di cui sono portatrici città come Firenze richiede un impegno altrettanto straordinario nell’ammodernamento e nella sostenibilità dei siti”.

“La vitalità dei centri storici è infatti il risultato sia della conservazione del patrimonio monumentale, sia di quella fitta rete di valori culturali legati alle tradizioni, agli usi e ai costumi, come l’artigianato, una rete commerciale di attività tradizionali e/o storiche variegate e a servizio dei residenti: tutti principi che abbiamo sviluppato nel DDL per tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella «lista del patrimonio mondiale», posti sotto la tutela dell’UNESCO di cui sono prima firmataria” prosegue la senatrice.

“Per questo investire sull’ammodernamento delle infrastrutture non è in contraddizione con la tutela, ma anzi la rafforza ” conclude Di Giorgi, sottolineando come “l’azione della giunta Nardella e di quelle che l’hanno preceduta ha sempre avuto come obiettivo quello di fornire strumenti e regolamenti per tutelare al meglio l’identità e la sostenibilità del centro storico, esattamente come richiesto dalle raccomandazioni Unesco, che oggi lo riconosce ufficialmente”.