Siamo ormai nel 2018, il nuovo anno è arrivato e a prescindere da tutto quel che ci aspetta, la mente in queste ore non può che andare alla famiglia Ciatti a Scandicci. Da quella maledetta notte dell’11 agosto a Lloret de Mar, in Spagna, quando il loro giovane e bravo Niccolò fu barbaramente ucciso a calci e pugni in discoteca. Dei tre giovani ceceni, esperti di lotta marziale, solo uno è in cella in Spagna con l’accusa di omicidio, gli altri sono tornati alle loro case in Francia.
Il 2018 è dunque un anno nuovo per tutti noi tranne che per la famiglia Ciatti, la cui vita si è fermata nell’agosto 2017 e che potrà ripartire solo se riusciranno ad avere giustizia. Vorrei dunque dedicare questo auspicio alla famiglia Ciatti, a tutti loro. Anche alla zia, che per il dolore ha messo in vendita dopo 70 anni il banco al Mercato di San Lorenzo dove Niccolò lavorava e dove tutti lo conoscevano. Destinerà il ricavato alla Onlus fatta nascere per raccogliere i fondi necessari alle spese legali della famiglia.
Perché questo inizio anno sia contraddistinto anche dalla solidarietà, invito allora tutti a sostenere la Onlus Niccolò Ciatti. Dal canto mio, che rimarrò in carica per gli affari correnti fino all’insediamento del prossimo Parlamento, farò tutto quel che è nelle mie possibilità per mantenere alta l’attenzione e la pressione sulle autorità spagnole perché vadano fino in fondo, e proseguirò a tenermi in contatto con i membri del governo italiano competenti e la rete diplomatica. Perché questo 2018 sia per la famiglia Ciatti l’anno in cui otterranno giustizia. Quella giustizia che non può lenire il dolore ma può almeno aiutare a trovare un po’ di pace.